LA MUSICA ALLA RADIO – Come sarebbe stata senza 50 anni di radio private?
La Milano Music Week cade a novembre, ma non è troppo presto per porsi questa domanda, nella prossimità del 50° anniversario della nascita delle radio libere in Italia, che cade all’inizio del 2025 prossimo venturo.
Dove sarebbero oggi Vasco Rossi, Jovanotti, Ligabue, Raf, Max Pezzali, etc. se non ci fossero state le radio private?
Il big-bang del 1975, con l’improvvisa inondazione delle FM di rock, soul, R&B, disco-dance e tanto altro che da noi non si era quasi mai sentito, tanto meno 24h su 24h e in stereofonia, ci spalancò un mondo…
Dagli anni ’80 tutto il nuovo che arrivava (in particolare dal mondo anglo-sassone) trovava immediata accoglienza nelle trasmissioni di quelle che erano oramai centinaia di emittenti sparse su tutto il territorio nazionale; non ci saremmo più persi nemmeno una hit, fin da subito, senza dover aspettare mesi o anni, come avveniva prima…
Negli anni ’90 il ‘passaggio radio’ era così determinante per le nuove canzoni che autori e produttori modellavano le loro creature già in fase di ideazione e produzione in modo che fossero idonee ad esso: durata max 3’45”, poca introduzione musicale e niente breaks.
Oggi la radio non è più la fucina delle hit, pare, qual’è il suo ruolo nei confronti della musica, quale sarà da qui in poi?
Presentato da FIPI.